“SOS Gaza – Gaza Muore” dalla parte delle bambine e dei bambini serata a sostegno e raccolta fondi per l’Associazione Gazzella Odv a Pescara allo Spazio Matta

Domenica 15 Dicembre dalle ore 16:30 alle ore 20:00 lo Spazio Matta di Pescara ospiterà un evento di musica ed informazione a sostegno dell’Associazione senza fini di lucro Gazzella che si occupa di assistenza, cura e riabilitazione delle bambine e dei bambini palestinesi feriti da armi da guerra, principalmente nella striscia di Gaza soprattutto attraverso l’attivazione di adozioni a distanza dei bambinə feriti. Gazzella Onlus non è una ONG (organizzazione non governativa) nel senso che non vive di finanziamento statale, ma è una rete di volontari che contribuiscono con i loro impegno e il loro danaro a incentivare l’adozione a distanza dei bambinə palestinesi feriti da armi di guerra.

Davanti all’orrore dei bombardamenti, alla distruzione sistematica delle infrastrutture civili, al blocco degli aiuti umanitari, all’occupazioni militare e alle politiche coloniali e di morte del governo Netanyahu è assolutamente necessario allargare la riflessione su cosa significa in termini paradigmatici quello che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania, soprattutto considerare le conseguenze sulla salute emotiva-relazionale-ambientale delle bambine e dei bambini, oltre che di tutta la popolazione in riferimento alle analisi e agli studi sulla necropolitica, sulla deumanizzazione delle vittime, e sulla decolonizzazione.

Il Prof Guido Veronese, psicologo, psicoterapeuta, Università Milano/Bicocca, esperto di traumi collettivi in aree di crisi, che da oltre un decennio frequenta la Striscia di Gaza, durante una intervista a Radio Popolare, ci invita a riflettere su quello che accade oggi a Gaza, in riferimento alle pratiche della necropolitica (“nel potere e nella capacità di decidere chi può vivere e chi deve morire”) utilizzate come annientamento di identità, memora, storia dei nativi palestinesi attaverso: UNCHILD, EPISTEMICIDIO, SCUOLICIDIO.

UNCHILD, ossia l’operazione che priva l’infanzia delle qualità proprie ad essa associate; distruggere punti di riferimento fondamentali che consentono ai bambinə di viversi e appartenere alla fascia dell’infanzia, distruggere le potenzialità generative dei bambini.

EPISTEMICIDIO, ossia la distruzione di forme proprie dell’apprendere, creare e trasmettere conoscenza, dei saperi comunitari, ancestrali o propri di una cultura, quella palestinese.

SCUOLICIDIO, ossia il distruggere ogni tipo di sapere da quello universitario ai musei, le opere d’arte, i reperti archivistici e archeologici, distruzione totale. Decenni di vita accademica e politica spazzati via in un attimo. Partendo da queste considerazioni invitiamo a condividere e aderire a questo appello le realtà di impegno culturale, civile e politico e a partecipare alla giornata di BENEFIT/Raccolta fondi per GAZZELLA OdV. Per non cedere alla disperazione coltiviamo cultura e promuoviamo solidarietà ed umanità.
identità, memora, storia dei nativi palestinesi attaverso: UNCHILD, EPISTEMICIDIO, SCUOLICIDIO.

Interventi:
Sancia GAETANI, presidente GAZZELLA OdV
Guido VERONESE, psicologo, psicoterapeuta, Università Milano Bicocca.
Enrico BARTOLOMEI, storico, co-autore di Gaza e l’industria della violenza.

Artistə:
Giulio CORDA, Susanna COSTAGLIONE, Michelangelo DEL CONTE, Jörg GRÜNERT, Cam LECCE, Andrea POMPA, Miriam RICORDI, Luca ROMAGNOLI, SETAK, Stefano TAGLIETTI, Alessio TESSITORE.

GAZZELLA OdV Il nome Gazzella, Ghazala in arabo, è quello di una bambina di Hebron alla quale, nel novembre del 2000, allora quattordicenne, i soldati israeliani avevano sparato due pallottole in testa mentre tornava da scuola. Entrata in coma, fu operata e salvata dai medici dell’ospedale della sua città. Marisa Mesu (partigiana e giornalista) e Marina Rossandra (primaria ospedale di Niguarda MI) l’avevano vista mentre era in ospedale. Al loro ritorno in Italia, hanno dato il suo nome alla rete di amici nata per soccorrere e curare i bambinə palestinesi, che erano, come sono ancora oggi, primo bersaglio della macchina da guerra israeliana. Ghazala è stata la prima bambina palestinese ferita adottata dalla associazione Gazzella.

Per info e adesioni: 348 7426429 – depositodeisegni@gmail.com

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