Acerbo (Prc): “Del Turco assolto dalla casta, non dal tribunale”

“La casta assolve Del Turco ma rimane un condannato per tangenti. La commemorazione di Ottaviano Del Turco, proposta da Italia Viva, alla Camera dei Deputati si è trasformata da momento di ricordo a occasione per riscrivere la storia giudiziaria. Vorrei ricordare che Del Turco è stato condannato con sentenza definitiva a 3 anni e 11 mesi per il reato di induzione indebita (art. 319 quater Del codice penale) e, insieme a un suo complice, al risarcimento alla Regione Abruzzo di 700.000 euro. Come riferirono i giornali va ricordato che, secondo la sentenza d’appello, Del Turco è stato destinatario di tangenti per un ammontare complessivo di 850.000 euro”. Lo afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale Del Partito della Rifondazione Comunista.

“Chi scrive ricorda bene la vicenda giudiziaria – prosegue – perché fummo noi di Rifondazione Comunista a presentare esposti ea denunciare per anni in Abruzzo il rapporto malato tra la politica di centrodestra e centrosinistra e l’imprenditore della sanità privata Angelini. Per questa attività di inchiesta, denuncia e anche proposta di regole in consiglio regionale fummo ringraziati dalla Procura della Repubblica di Pescara. Si può discutere del ruolo di Del Turco come sindacalista e come politico, lodando o criticando le sue posizioni, ma una politica seria dovrebbe evitare di delegittimare le sentenze in una seduta del parlamento. Che Fassino e un esponente di Forza Italia abbiano attestato l’onestà di Del Turco ha trasformato una tragedia umana in una barzelletta. La sanitopoli abruzzese è stata frettolosamente archiviata dalla politica perché evoca un sistema generalizzato nel nostro paese di legami con la sanità privata”.

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